La presenza di comunità religiose della nostra Lomellina ha conosciuto nei tempi recenti una grande diminuzione: il calo delle vocazioni ha costretto alla chiusura molte case religiose di suore, ma anche di religiosi. Penso alle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis (le “nostre” Pianzoline) ora ridotte a poche case dopo aver fecondato quasi tutti i nostri paesi con il loro ministero; alle Salesiane che hanno chiuso le loro case storiche e così via.
Anche i Minori e gli Orionini hanno lasciato le nostre comunità, e i Dottrinari hanno solo la parrocchia. Per non parlare delle comunità maschili e femminili travolte dalle soppressioni napoleoniche: in Lomellina chiusero in quegli anni ben 22 case religiose (di cui 7 femminili); poco prima erano state soppresse due gloriosi istituzioni originarie della nostra terra: l’abbazia di San Pietro in Breme e la canonica di santa Croce in Mortara.
Già secoli prima era terminata la vita religiosa nelle abbazie di Santa Maria dell’Acqualunga e di San Pietro all’Erbamara.
Per un approfondimento riguardo alle case religiose e ai monasteri in Lomellina:
Il testo di questa pagina è stato estratto da un articolo di Don Cesare Silva nella pubblicazione “Aurora della Lomellina” (febbraio 2020).