Villa Cairoli Villa Cairoli
Villa Cairoli - 24/05/2024

Gropello Cairoli

SCHEDA
In dialetto: Grüpè
Abitanti: Gropellesi
Superficie: 26,11 km2
Altitudine: 89 mt. s.l.m.
Diocesi: Vigevano

Cenni storici

Il Castello
Il Castello - 18/10/2022
L’origine del nome

Il paese deve il suo nome al latino “Ripellium”, per la collocazione sulla riva del Ticino, oppure a “Gruppellum“, piccolo agglomerato di case. Con decreto reale del 15 marzo 1863, viene chiamato Gropello Lomellina per distinguerlo da Gropello d’Adda; con un altro decreto reale, del 16 febbraio 1888, assume la denominazione di Gropello Cairoli, a ricordo di Benedetto Cairoli che a Napoli, il 17 novembre 1878, salva la vita al re Umberto I, facendo scudo con il proprio corpo ad una pugnalata diretta al sovrano.

Il sito è di origine gallica e romana, come testimoniano i numerosi ritrovamenti della zona. Il primo documento in cui si menziona Gropello, risalente all’anno 891, riguarda la devoluzione del feudo a Certo Sangone da parte di Berengario I; è pur certo che prima del secolo XI il borgo appartiene ai conti di Rovescala, padroni di molte terre nell’Oltrepò e nel Pavese, che ne fanno donazione nel 979 ai canonici del Capitolo della Chiesa della SS. Trinità in Pavia.

Dopo la pace di Costanza, nel 1183, viene aspramente conteso tra i Langosco e un ramo dei Beccaria, che solo nei primi decenni del XIV secolo affermano il loro dominio su gran parte del territorio pavese; nel 1470 passa a Galeazzo Maria Sforza. A seguito del matrimonio tra Orietta Beccaria e Gaspare Visconti il feudo va al loro figlio Pietro. Per la sua posizione di passaggio tra Milano e Pavia è spesso oggetto di incursioni e saccheggi.

Nel medioevo sorge il Castello, come baluardo di protezione dalle frequenti battaglie e dalle rapine condotte dalle soldataglie. Dopo il periodo dei Comuni diventa luogo di ritrovo del signorotto del luogo e di allegre brigate, stanche del frastuono delle armi e degli ozi di città. Viene più volte riadattato, prima dai Visconti e poi dagli Sforza. È munito di ponte levatoio, di torri merlate e di una strada sotterranea.

Nel 1859 è teatro di alcuni fatti d’arme, con occupazione da parte degli Austriaci.

Personaggi

Il paese ha legato la propria storia ed il proprio nome ai fratelli Cairoli, patrioti del Risorgimento.

I monumenti e le opere d’arte

La Chiesa parrocchiale
La Chiesa parrocchiale di San Giorgio
16/10/2022

Il Castello , del quale sopravvivono soltanto l’ala settentrionale e quella orientale, conserva intatti alcuni dei caratteri tipici delle costruzioni fortificate d’età vicontea, in particolare la decorazione perimetrale “a dente di sega”, qui nella variante a doppia cornice sovrapposta, totale decorazione delle superfici murarie (vaste porzioni dell’intonaco originario sono osservabili nella facciata nord e sui lati interni) e una splendida monofora, riccamente modanata in cotto e fortemente strombata, aperta nella parte alta sul lato orientale del massiccio torrione angolare. Sullo stesso fronte ovest, nel quale è inserito l’attuale ingresso, oltre alla merlatura tamponata, sono chiaramente visibili le tracce di numerose aperture occluse, trasformate, riaperte, spostate, di varia foggia e utilizzo. Della strada sotterranea rimangono ancora una gradinata a ciottoli discendente e una lunga muraglia, detta “la piacevolezza”, che circonda il castello e si spinge, dolcemente degradando, fin quasi alla costa del Ticino.

Proprio su una parte distrutta del castello sorge la Villa Cairoli , con parco e cappella, principale dimora della famiglia omonima. Restaurata ed attrezzata dei più moderni comforts, può oggi ospitare fino a 60 invalidi “delle prime battaglie”, secondo il testamento della moglie di Benedetto Cairoli, che la lasciò in eredità affinché fosse destinata al ricovero di mutilati ed invalidi di guerra. Passò infine all’opera nazionale invalidi di guerra che fondò la casa di riposo “Elena e Benedetto Cairoli”, inaugurata il 19 ottobre 1952. La cappella del parco, dedicata a San Carlo, raccoglie le spoglie dei Cairoli e vari cimeli del nostro Risorgimento; venne restaurata per volontà dei gropellesi e poi riconsacrata. Nel 1938, in occasione della visita dei principi di Piemonte, viene riconosciuta monumento nazionale. Essa è dedicata a S. Carlo, effigiato nell’abside dal pittore Pasquale Massacra, patriota pavese, compagno d’armi dei Cairoli.

Gropello ha la particolarità di possedere, all’inizio e al termine dell’abitato, lungo la provinciale per Mortara, due interessanti chiese, quasi a ingombrare la carreggiata: la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giorgio e quella dell’ex confraternita di San Rocco.

La chiesa parrocchiale fu rifatta una prima volta nel sec. XV e di essa resta il coro quadrato e alcuni brani delle murature che recano interessanti affreschi quattrocenteschi. Nel sec. XVII la chiesa fu ricostruita in forme barocche con quattro cappelle laterali e presbiterio quadrato, invertendone l’orientamento, così da utilizzare il vecchio coro come ingresso. Tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento la chiesa fu ampliata aggiungendovi un grande coro con ambulatorio dietro il nuovo presbiterio, e fu costruita la grandiosa facciata “a vento” con portico, decorata con la statua equestre di San Giorgio e quelle dei santi Pietro e Paolo. All’interno è degno di nota un importante gruppo ligneo raffigurante il compianto del Cristo morto, risalente alla fine del sec. XV, giunto agli inizi dell’ottocento da qualche chiesa soppressa, probabilmente San Giacomo di Pavia. Nel coro un busto ricorda il prevosto don Lorenzo Mazzini, che ampliò la chiesa: scrisse un’opera storica sulla diocesi di Vigevano e i suoi vescovi.

Alla fine del paese si trova la chiesa di San Rocco, già dell’omonima confraternita laicale dei “batù”. Fu eretta nel sec. XVIII in forme barocchette con lo snello campanile; oltre l’altare maggiore, in bei marmi policromi, nella parete del coro, è un affresco raffigurante gli antichi membri della confraternita, ora disciolta.

Da segnalare inoltre:

  • la Chiesetta della Madonna del Rosario;
  • l’edicola votiva della Madonna del Buon Consiglio, in zona Cielo Alto, al termine dell’antico giardino del castello;
  • dietro il cimitero, sull’antico tracciato della via Francigena, è un’altra cappelletta che reca un antico affresco riproducente quello miracoloso venerata al vicino santuario della Madonna della Bozzola.

Gli eventi e le manifestazioni

La manifestazione principale di Gropello è la Festa di San Giorgio, il 23 aprile.