La Pieve La Pieve
La Pieve - 28/08/2022

Velezzo Lomellina

SCHEDA
In dialetto: Vlés
Abitanti: Velezzini
Superficie: 8,57 km2
Altitudine: 98 mt. s.l.m.
Diocesi: Vigevano

Cenni storici

La Pieve con il Battistero
La Pieve con il Battistero - 28/08/2022
L’origine del nome

Velezzo fu sede di un insediamento molto antico, come testimonia il suo nome romano o romanizzato: il toponimo potrebbe discendere da un valitium, inteso come luogo di accampamento di velites romano, oppure dal gentilizio Veletius. Le ipotesi reggono in entrambe i casi.

Il suo territorio ha fornito importanti reperti archeologici, tra cui un’ascia di bronzo di grande valore storico, ora conservata al museo delle antichità di Torino. Scavi condotti a più riprese, durante il secolo scorso ed agli inizi di questo, comprovano che Velezzo è centro demografico di una certa importanza già nell’età del bronzo e per tutta l’epoca romana, fino all’avvento del Cristianesimo. La sua decadenza comincia durante il primo medioevo.

I monumenti e le opere d’arte

Il Battistero della Pieve
Il Battistero della Pieve
17/09/2022

Sulla strada che da Velezzo porta a Lomello, si trova la Pieve di Velezzo , un raggruppamento di cascinali bassi, intorno alla chiesa ed al suo battistero. Il luogo è deserto e le antiche costruzioni sembrano perdersi nell’immensità della campagna tra i filari dei pioppi ed il cielo. Eppure siamo in uno dei luoghi più antichi della Lomellina, forse il primo centro cristiano di questa terra, situato al di fuori dell’abitato di Lomello, allora maggiore città della zona, ed a poca distanza dalla strada per le Gallie. La Pieve, dedicata alla Natività di Maria, è in decadenza già nel IX secolo; dopo il mille perde la sua autonomia e diventa dipendenza della chiesa di Lomello: per questo il popolo la chiama Santa Maria Minore. La chiesa attuale, accanto ai numerosi rifacimenti, conserva notevoli tracce dell’originaria architettura romanica, fra cui l’abside, il campanile e gli elementi decorativi del fianco verso il cortiletto.

Molto più antico è sicuramente il Battistero (XI sec. - ) che, grazie ad un intervento di restauro, rivive oggi dopo le offese subite nel passato quando veniva usato come camera da letto e cantina della canonica. È una costruzione singolare, sia per la sua pianta circolare, con una piccola abside ed un protiro rettangolare, sia per i motivi decorativi ad archetti pensili e la caratteristica struttura della muratura con corsi di mattoni a spina di pesce. Il battistero, sotto il titolo di S. Giovanni Battista, risultava funzionante il 1 ottobre 1460.

Nei dintorni

La Madonna dello Zocco
Il santuario della Madonna dello Zocco
17/09/2022

Nella zona, immersa nel verde a ridosso del torrente Agogna, si trova il santuario dedicato alla Madonna dello Zocco , datata 1200, con molte sovrapposizioni successive di stili architettonici e decorativi. La tradizione vuole che la Madonna, apparsa su un ceppo trascinato dalla corrente, avrebbe salvato una bambina che stava per annegare nel torrente Agogna in piena. Il luogo è davvero suggestivo, con la piccola chiesa in mezzo a campi sconfinati. Percorrendo la strada sterrata che conduce al santuario, si rimane incantati per la semplicità della costruzione, inserita in un contesto che ispira pace e serenità. Nelle due finestre poste sulla facciata della chiesetta decine di lumini e corone del Rosario indicano la presenza costante di una fede popolare significativa.

Il santuario è stato affrescato e restaurato all’inizio del XXI secolo; all’interno si trova il dipinto murale della Madonna dei miracoli. La festa della «Mädònä dal Sòc» (così viene chiamata nel dialetto locale) si celebra il lunedì dell’Angelo, il giorno successivo alla Pasqua: in questa occasione un nutrito numero di fedeli si reca al santuario per partecipare alla Santa Messa.

Cascine: Balossina, Barboglio, Campalestro, Claudia, Malpaga, Pieve e Terno.