È il maggiore dei fiumi italiani; interessa il nostro territorio per circa 73 dei suoi 673 km., dalla confluenza del Sesia a quella del Ticino. Nasce dal versante orientale del Monviso, a Pian del Re, a 2000 m. di quota, e scende verso Torino con carattere torrentizio; qui, a circa 70 km. dalla sorgente, presenta un certo addolcimento della pendenza ed un aumento della portata, dovuto al contributo di importanti affluenti. Decorre quindi verso est fino alla confluenza del Sesia, presso Breme, che lo costinge a dirigersi verso sud finchè il Tanaro, immettendovisi da destra, non lo risospinge nuovamente verso nord-est, direzione con cui scorre tortuosamente fino al ponte della Becca, ove avviene la confluenza delle acque del Ticino.
Il tratto lomellino del “grande fiume” (come è chiamato il Po) è caratterizzato da una prevalenza dei substrati ghiaiosi e sabbiosi, da un alveo spesso suddiviso in rami e dalla frequenza di zone di basso fondale e corrente rapida; inoltre riceve un numero consistente di affluenti minori di buona qualità, che concorrono a determinare una diversificazione ambientale dalla quale deriva la possibilità di ospitare un popolamento ittico molto vario. Sul versante lomellino i principali affluenti sono i torrenti Agogna e Terdoppio.