Il mulino Santo Spirito a Parona foto d’archivio
Le numerosissime rogge e i canali che intersecano tutto il territorio lomellino hanno favorito, nel corso dei secoli, la nascita e
lo sviluppo dei mulini. Costruiti in epoche diverse per la macinazione dei cereali, azionati dall’energia idraulica, si
trovano a volte inseriti all’interno dei cascinali, oppure isolati nelle campagne e, talvolta, persino ubicati nei centri
abitati.
Quasi tutti funzionanti fino al 1950, sono ora in cattivo stato di conservazione e rischiano sfortunatamente la definitiva
distruzione. A Parona si trovavano due mulini: Santa Maria, completamente demolito, e Santo Spirito , ancora
esistente; quest’ultimo si trova nella parte orientale del paese, sulla roggia Biraga, ed è stato fatto edificate nel
1750 dalla famiglia Tornielli. Le tre ruote metalliche sono ancora intatte e ben visibili all’esterno dell’edificio.
Il mulino di Mora Bassa a Vigevano - 18/06/2023
Sono molto antichi e alcuni di essi sono stati citati nei manoscritti di Leonardo da Vinci. Nella storia di Vigevano si legge che
proprio Leonardo, ospite di Ludovico il Moro nel castello Sforzesco alla fine del XV secolo, percorse le strade della nostra
campagna, osservando e studiando i corsi d’acqua esistenti. E proprio in quegli anni inventò un nuovo tipo di ruota,
con pale concave in ferro, che, girando in posizione verticale e sfruttando l’energia prodotta dall’acqua di una cascata,
consentiva il funzionamento di tutte le parti del mulino mediante un complicato sistema di pulegge e cinghie. I primi mulini
funzionanti in questo modo furono quelli che il duca Galeazzo Visconti fece costruire a Vigevano, in località Mora bassa,
nel XVII secolo.
Per saperne di più
Consiglio la lettura di un libro fotografico molto bello e ben curato: “Mulini di Lomellina”,
di Luigi Pagetti, pubblicato nel 2012.