Natività di Maria Vergine

Castello d’Agogna

La Chiesa parrocchiale
La Parrocchiale di Castello d’Agogna
21/08/2022
Castello d’Agogna è un piccolo paese che ha avuto un grande sviluppo nel dopoguerra lungo la strada statale con industrie e attività commerciali e un nuovo quartiere residenziale. mentre il nucleo antico si svolge attorno al castello medievale e alla barocca chiesa parrocchiale, sorti nel medioevo su una altura a poca distanza da un guado del fiume Agogna. che scorre oggi a maggior distanza verso Zeme. Il territorio apparteneva fin dal medioevo ai canonici dell’abbazia di Santa Croce di Mortara che possedevano diverse proprietà terriere sulla strada tra Mortara e Vercelli, e avevano fondato chiese nei territori di Ceretto e Sant’Angelo. Il castello e le feudalità annesse al tempo della dominazione viscontea passarono all’ospedale di Biella nel 1392 che li vendette ai milanesi Porro, feudatari di Robbio. Nel sec. XVIII passò agli Isimbardi, quindi ai Gregotti ed è ora sede di una fondazione.

Le origini della cura d’anime nell’abitato sorto nei pressi del castello risalgono alla presenza dei Mortariensi.

A loro si deve la fondazione della prima chiesa intitolata alla Natività di Maria Vergine da cui ha avuto origine l’odierna parrocchiale. Fu in origine, molto probabilmente. un priorato dipendente da Mortara. I canonici Mortariensi esercitarono la cura d’anime attraverso sacerdoti curati fino all’anno 1597, quando fu istituita la parrocchia con il titolo di rettoria.

Con il passaggio della Lomellina dalla diocesi di Pavia a quella di Vigevano nel 1817 la parrocchia passò sotto il Vicariato di Mortara (tranne un breve periodo nella quale fu inserita nella forania di Zeme). Tra i parroci ricordiamo mons. Iginio Bandi, futuro vescovo di Tortona dal 1890 al 1914: accompagnò San Luigi Orione nei primi passi della sua opera mentre era ancora chierico. Nato a Zeme nel 1847 fu rettore di Castello d’Agogna dal 1874 al 1876, quando fu nominato prevosto di San Francesco a Vigevano e nel 1880 Arciprete della Cattedrale. Aveva rinnovato l’altare maggiore con un nuovo tabernacolo e tempietto marmoreo.

La chiesa parrocchiale sorge sulla piazza storica del paese, di fronte al castello.

È un edificio di non grandi dimensioni, a pianta centrale a croce greca con profonda abside semicircolare, di gusto barocco con coretti: la cupola è sostenuta da lesene con capitelli corinzi che reggono una elegante trabeazione che corre per tutto l’interno. Sopra il coro dietro l’altare maggiore è una bella statua lignea della Madonna con il Bambino (seconda metà sec. XVIII) e un affresco raffigurante la Natività di Maria SS.

Più recenti gli affreschi che ornano i pennacchi e la cupola. L’elegante facciata di gusto barocchetto è stata recentemente restaurata, come l’interno lindo e luminoso.

Anche il campaniletto riprende le linee settecentesche della chiesa.

Annessa alla cascina Santa Maria è una chiesa campestre di antica origine, rinnovata nell’ottocento, intitolata alla Madre di Dio.

Dopo il lungo ministero del parroco di don Antonio Lunghi (1973-2020). regge attualmente la parrocchia come amministratore parrocchiale don Giancarlo Vacchelli.

Il testo di questa pagina è stato estratto da un articolo di Don Cesare Silva nella pubblicazione “Aurora della Lomellina” (febbraio 2023).