Il nome di questo paese deriva dalla presenza di un gambero e di una rana (in ripartizioni troncate di rosso e azzurro) sullo stemma dei Langosco, ramo dei conti palatini di Lomello, divenuti poi conti di Gambarana.
Il paese, sorto nell’alto medioevo, fa parte del Comitato di Lomello. Con la dissoluzione di questo, allorché i conti Palatini si disperdono in vari altri piccoli centri lomellini, spesso assumendo il titolo del paese ospitante (conti di Langosco, di Mede, di Olevano...), il borgo passa ai Langosco, che ne ottengono l’investitura nel 1311; il possesso di questi beni, confermato da un decreto di Federico I Barbarossa già nel 1164, rimane loro fino alla conquista di Facino Cane nel 1412. Solo nel 1451 il feudo viene loro restituito.
Il casato ha dato influenti uomini d’arme e un giurista, Marcantonio, autore di alcuni trattati eruditi.
22/10/2022
22/10/2022
, in apparenza una casa-forte, edificio
in mattoni a forma di parallelepipedo, privo di cortile interno, con struttura assai semplice,
senza particolari motivi decorativi. Nella parete a nord spicca una semitorre cilindrica, in cui
vi erano sistemati i servizi; le mura, scarpate alla base, mostrano alla sommità tracce di
merlatura tamponata. Il castello ha due ingressi, ad est e ad ovest, sopra uno dei quali era
visibile, fino a poco tempo fa, lo stemma dei conti di Gambarana. Abitazione privata, è uno
dei monumenti meglio conservati della zona.
La Chiesa parrocchiale è dedicata a San Pietro.
Degna di nota anche la Chiesa di San Rocco (XIV-XVI sec.).
La Sagra di San Rocco, che si tiene ad agosto, ha origini remote, ed è nata da un ex voto al Santo, che, secondo la tradizione, ha aiutato la popolazione a superare le nefaste conseguenze di un’epidemia di peste. La vigilia di Natale si tiene il Presepe Vivente, tradizionale e suggestiva rappresentazione della natività per le vie del paese.