Raggruppa i centri di Zinasco Vecchio, Zinasco Nuovo e Sairano, che datano all’incirca dai primi secoli della colonizzazione romana. Zinasco giace sulla strada che costeggia il terrazzo settentrionale del Po ed è legata, come la non lontana località di Carbonara, al ritrovamento di alcuni importanti reperti archeologici di età romana.
Le vicende storiche di Zinasco sono legate a quelle di Sommo, paese confinante, feudo di Alberigo da Sommo. Nel secolo XVII il paese diventa proprietà degli Olevano, nobile famiglia discendente da un ramo dei conti di Lomello e passati alla storia locale come signori di Zinasco. La distinzione fra Zinasco Vecchio e Zinasco Nuovo compare verso la metà del 1700 quando, a seguito delle ripetute inondazioni del Po, si costruiscono delle nuove case a distanza di sicurezza dal fiume. Acceso è ancor oggi il campanilismo fra i due paesi, distanti tra loro circa 2-3 chilometri.
Il 29 aprile 1859, nei pressi di Zinasco, ci fu il primo scontro tra l’esercito piemontese e gli austriaci; sul campo rimasero quattro morti: l’uno piemontese e gli altri tre austriaci. Per approfondimenti sulla battaglia di Zinasco clicca qui.
Fra i personaggi illustri si ricordano Ugo de Gambolate, giurista attivo a Pavia fra l’XI e il XII secolo, i fratelli Giulio (1806-1846) e Giuseppe (1805-1874) Robecchi, eroi del Risorgimento e Gemma Biroli (1901-1983), poetessa, pensatrice e pittrice.
06/11/2022
07/10/2022
A Zinasco Nuovo si trova la chiesetta della Madonna del Terdoppio ,
risalente al 1700, posta, pare, a ricordo della parrocchia di San Nazzaro del Bosco, paese ora scomparso. Nel mese di maggio si
celebra sul Terdoppio la cerimonia in onore della Madonna, che ha il suo momento più suggestivo la sera, con la benedizione
delle barche. La chiesa conserva un affresco che risale al ’400.
06/11/2022
, che incorpora nelle sue mura quello che
rimane del vecchio castello di Sairano, costruzione del XV secolo. È difficile stabilire oggi quanto sia sopravvissuto di
originale: la villa padronale, ricostruita su preesistenze settecentesche ancora identificabili, mostra evidenti i tentativi di
imitazione di canoni e stilemi medievali. Alcuni edifici prospicienti la piazzetta in cui sorge la parrocchiale sono stati
ristrutturati, alterando a tal punto il paramento murario e le aperture visibili da non permettere una precisa collocazione
temporale, anche se tradizionalmente si ritiene sia proprio questo eterogeneo gruppo di edifici - denominati spesso rocca o rocchetta
- la più grande testimonianza dell’antico castello di Sairano.
Nella frazione Bombardone si vedono i resti del “Palazzo”, villa di signorile fattura, ora adibita a cascina. Il Palazzo, unitamente alla riserva di caccia circostante, viene acquistato nel 1871 dai baroni Weil Weiss, residenti a Torino, ed ospita parecchi esponenti della Casa Reale Sabauda.
Fra le numerose sagre che si svolgono a Zinasco e nelle varie frazioni, è da sottolineare la Festa di Sant’Antonio Abate, patrono di Zinasco Vecchio, che si tiene il 17 gennaio di ogni anno.
Ed inoltre: il 19 marzo la Festa di Bombardone, in aprile la Festa di Zinasco Vecchio, a maggio la Festa della Madonna del Terdoppio, la prima domenica di ottobre la Sagra di Zinasco Vecchio. la seconda domenica di ottobre la Sagra di Zinasco Nuovo.